Hashtag Machine, il respiro di una comunità

Mercoledì 15 luglio, DMAV ha fatto un’incursione all’interno del progetto CHANGE_Community_Model. A Treviso, dove il Consorzio Arsenàl.IT ha ospitato un evento cui ha partecipato oltre un centinaio di operatori della sanità ed esperti di sanità digitale e che ha seguito una formula differente rispetto al consueto.

Change ha presentato un’installazione creata appositamente per l’evento. La creazione ha interagito, giocando, con il senso profondo dell’evento Arsenàl, raccogliendo tutti gli stimoli emersi dal confronto fra operatori e, dopo averli elaborati con una modalità a metà strada fra il digitale e l’intervento artistico, ha restituito gli hashtag della giornata sotto forma di visual performance.

L’abbiamo chiamata Hashtag Machine (mac#ine).

Estrema rappresentante di una genealogia segreta di oggetti-macchina e di aggeggi che generano senso a partire da funzionamenti eccentrici, ingranaggi stravaganti e passaggi a vuoto – dalla Sposa di Duchamp alla Soft Machine di Burroughs, dalle macchine inutili di Linder a quelle desideranti di Deleuze e Guattari – l’hashtag machine ci invita a stabilire un contatto, a toccarla, a perdersi nell’ipnosi del suo vortice di neuroni. Ci mostra dove siamo, e lo fa connettendoci ad un’altrove fatto di pulsazioni spaziali, lunghi ronzii elettronici, cancelletti che aprono dialoghi tra mondi.

Prima di rimettersi a dormire, col suo respiro di luce, creatura notturna, in continuo viaggio verso lo spazio interno.

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