Luce nera

Partnership

With people. Walking with us for a bit

Luogo

Varie città

Contesto
Luce nera è un progetto di ricerca fotografica permanente e in lentissimo sviluppo che portiamo avanti attraverso gli incontri che facciamo lungo il cammino di DMAV. Si tratta di ritratti dedicati a persone che, in modo molto diverso ci hanno stimolato, colpito, ispirato, provocato. 

Intervento 
In questo percorso utilizziamo una logica di ritratti “sbagliati”, lontani dai canoni dei ritratti classici, in cui lavoriamo con un eccesso o un difetto di esposizione, spesso alterando la composizione attraverso la luce di Wood, facendo così emergere delle qualità nascoste dell’immagine e dell’atmosfera dell’incontro. 

Il concetto di Luce Nera ha una valenza plurale, un interesse per ogni forma di luce diversa dalla luce del sole e dalla luce bianca, ogni forma di luce che svela proprietà intrinseche ma non del tutto visibili in condizioni normali come ad esempio la luce di Wood oppure la luce che nasce da fenomeni di rimbalzo inverso come quello della luce cinerea in cui osserviamo il “chiaro di terra” sulla luna.

Il progetto cerca di creare connessioni con esperienze che abbiano un forte valore sociale, una ricerca lontana dalle mode o dal gusto mainstream, una forma di militanza e di integrità legata a un concetto, a una visione, a una dimensione di pensiero critico, di gusto estetico e di responsabilità civile e ambientale.

Side notes 
Tra i primi ritratti di Luce Nera, abbiamo lavorato con il filosofo Pier Aldo Rovatti, l’artista e attivista Alfredo Meschi e la ballerina di Burlesque Mizy Mia Grand Ame. 

Luce nera vuole essere un progetto di illuminazione deviata e deviante. Non portare la luce ai margini, ma incontrare pratiche di resistenza per accettare la sfida dell’opacità. Far vedere senza far vedere. Una luce rifugio, una luce alterata, una luce imperfetta. Macchie nere, dark side of the moon, dark star. Il tracciato delle onde dalla pulsare CP 1919 in copertina di Unknown Pleasures.